Miles Prower-Cap 6-

6°Capitolo:" Miles la spia"

Il piano è semplice.
Miles, vestita elegante, deve confondersi tra gli ospiti del Red Sun, cercare il contatto che Rouge ha piazzato all'interno, farsi portare alla cassaforte del casinò per fotografarla e infine andarsene senza farsi notare.
È la prima volta che Miles indossa un abito elegante: quello che ha scelto Rouge per lei le sta bellissimo. È azzurro chiaro, di foggia orientale con uno spacco che mostra la gamba sinistra. Le mani sono coperte da lunghi guanti di seta bianca e l'orecchio destro della volpe è decorato da un fiore di loto in cui Rouge ha nascosto microfono e auricolare. Miles non è abituata ai tacchi e deve concentrarsi per camminare dritta.
Non puoi fermarti ora, pensa stringendo gli occhi e proseguendo oltre l'ingresso del casinò di Don Fran, camminando altera come le ha insegnato Rouge. È insolito incontrare una giovane volpe da quelle parti e Miles attira l'attenzione di molti maschi. Invece di sentirsi adulata, abbassa lo sguardo per l'imbarazzo.
"Rouge, mi guardano tutti," dice con un fil di voce.
La pipistrella, comodamente seduta nel suo ufficio con cuffie e microfono, le risponde sorseggiando del vino dolce.
"Certo tesoro, sei stupenda."
"Credevo di dover passare inosservata," replica Miles sfuggendo gli sguardi puntati su di lei.
"Sono i rischi di essere belle," ridacchia Rouge prima di rassicurarla, "Non preoccuparti, mia cara. Le belle ragazze hanno molte porte aperte. Vai al tavolo della roulette, li ci sarà il tuo contatto. Ti chiamerà volpe d'oro, non dimenticarlo".

Miles cammina stringendo con entrambe le mani la borsetta in cui custodisce la microcamera fotografica. Il tavolo della roulette è già affollato da diversi uomini con altrettante belle ragazze, tutti intenti a puntare e buttare soldi. Osservando la scena, la giovane volpe non riesce a trattenere il pensiero che sia un enorme spreco. La presenza di qualcuno appoggiato alla parete alle sue spalle la riporta alla realtà.
"Volpe d'oro."
Miles si volta e rimane incredula di fronte al suo contatto.
"Espio?"
Davanti a lei c'è il camaleonte ninja che lavora con i Chaotix. Fa uno strano effetto vederlo dentro uno smocking, col corno spezzato e con un'espressione stupita dipinta sul volto.
"Tails?!" tenta lui, confuso.
Miles gli risponde a bassa voce.
"Chiamami Miles. E sì, in realtà sono una femmina."
Il camaleonte sorride, appoggiandosi allo schienale della sontuosa sedia che ospita Miles in modo da poterle parlare all'orecchio.
"Il boss non mi aveva informato che la volpe d'oro eri tu. Meglio così, almeno so che sarai una partner di fiducia."
"Sai come arrivare alla cassaforte?" gli chiede la giovane volpe fissando il tavolo da gioco.
Espio si sporge oltre la sua spalla per puntare alla roulette.
"Si trova al dodicesimo piano ed ha una serratura a tempo. Ci si arriva solo con un ascensore privato che porta direttamente lì, ma è sempre sorvegliato."
Nella mente svelta della giovane volpe ha già preso forma un piano.
"Vieni con me, vedremo se la teoria di Rouge funziona."

L'entrata dell'ascensore è in una posizione defilata, distante dall'entrata principale e dai percorsi degli ospiti. Davanti alla porta stazionano due possenti guardie, un rinoceronte e un toro.
Miles esce di corsa da dietro alcune piante e cade in ginocchio, gridando disperata all'indirizzo delle guardie.
"Aiutatemi, vi prego! Mi hanno derubata!"
Il rinoceronte, vedendola così carina e indifesa, decide di rischiare ad avvicinarsi.
"Chi è stato, signorina?"
"Lui!" esclama Miles indicando un camaleonte in fuga poco distante.
Il toro parte all'inseguimento. Il rinoceronte sta per seguire il collega, ma incontra gli occhioni terrorizzati di Miles.
"La prego, non mi lasci. Ho paura." singhiozza la volpe.
Senza obiettare, il rinoceronte rimane lì a sua protezione.

Espio, ormai distante, si volta con un sorriso di sfida verso la guardia che lo insegue.
"Mi spiace amico."
"Per cosa, moscer--" risponde l'altro, prima di ricevere un colpo dietro la nuca dal ninja camaleonte.La guardia toro crolla ai suoi piedi senza una sola possibilità di difesa.
"Per questo," conclude Espio.

Intanto, Miles sospetta di non riuscire a liberarsi dal rinoceronte che l'ha presa tra le braccia.
"Non si preoccupi, signorina, ci sono io a proteggerla. Se sarà carina con me, potrei accompagnarla a casa e--"
È troppo. Una Miles furente gli assesta una ginocchiata al basso ventre e la povera guardia crolla a faccia in giù.
"Aiuto, sta male! Chiamate un dottore!" urla la ragazza, attirando l'attenzione della gente sul malcapitato mentre lei si riunisce a Espio, che le mostra per un attimo la scheda di accesso sottratta all'altra guardia.
Non visti, i due varcano le porte e l'ascensore si mette in moto.
Nel suo ufficio, Rouge sorride soddisfatta: "Sei stata bravissima, Miles."
La volpe arrossisce e sbuffa: "Spero di non dover fare mai più una cosa del genere."

Nel frattempo, in una zona industriale abbandonata, Metal Sonic atterra davanti a una fabbrica in disuso. Tra le grinfie metalliche stringe il gioiello trafugato da Angel Island.
All'interno dell'edificio, rischiarato solo da sporadiche lame di luce, lo attende un suo sosia di colore argento.
"Hai preso il cristallo," osserva quest'ultimo, "Ottimo, unità M23. Mi auguro che i tuoi fratelli riescano a portarmi presto anche gli Smeraldi del Caos. Allora avrò finalmente finito il mio piano..conquistare questo mondo inferiore!.